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Crisi, Merkel, Blair e Sarkozy: "Serve governance mondiale" commenti - |Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci 9gennaio 2009 Decreto anticrisi, l'Iva per cassa diventa strutturale Usa, Obama: "Se non agiamo subito perderemo mille miliardi l'anno" Tremonti: "Al G8 proporremo legal standard contro la crisi" Crisi, la scorciatoia di incolpare i media (di Carlo Bastasin)
I leader di Germania e Francia, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, hanno lanciato con l'ex primo ministro britannico Tony Blair un appello a una governance mondiale dell'economia, pressando Washington a unirsi pienamente ai loro sforzi. "A crisi mondiale, risposta mondiale", ha sottolineato il presidente francese aprendo il Congresso di Parigi sugli strumenti di regolazione del capitalismo mondiale, "Devono esserci nuovi recinti e nuove decisioni". Sarkozy ha ricordato che la prossima riunione del G20 convocata il 2 aprile a Londra, dove i responsabili dei grandi Paesi sviluppati ed emergenti devono proseguire i loro negoziati per rilanciare e controllare l'economia mondiale, è il primo "appuntamento". "Abbiamo bisogno che la Cina porti la sua forza addestratrice, che il Brasile dica la sua parte di verità, che l'Africa sia coinvolta in quello che andremo a costruire, e che noi insieme ribattezziamo un sistema internazionale", ha ancora detto. Ha inoltre bollato come "assurdità" l'illusione di una "politica unica su scala planetaria". Guardate, "malgrado i suoi sforzi, dove è arrivato il Fondo monetario internazionale" ha puntualizzato il presidente francese. Il cancelliere tedesco ha suggerito da parte sua la creazione di un "consiglio economico" mondiale al fianco del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. "È possibile che oltre al Consiglio di sicurezza, ci sia anche un Consiglio economico che faccia altre cose rispetto all'Ecosoc, (il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite) che impiega mesi, anni per redigere alcune valutazioni, ha dichiarato Merkel nel suo discorso. Il cancelliere tedesco si è inoltre pronunciato per l'istituzione di una "carta per un'economia a lungo termine ragionevole" sul modello della carta delle Nazioni Unite sui diritti umani. Anche Blair, co-organizzatore del congresso che ospita in particolare il presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet e il direttore generale del Wto (Organizzazione mondiale del commercio) Pascal Lamy, si è espresso per l'istituzione di un sistema di "governance" mondiale dell'economia. "Bisogna avere una cooperazione tra i Paesi perchè una delle altre lezioni di questa crisi, è che viviamo davvero in un mondo globale ed è necessario adottare misure globali", ha aggiunto. Ha ritenuto "inevitabile" una "rifondazione del sistema di controllo internazionale" come la Banca mondiale e l'Fmi, "istituzioni internazionali del 20esimo secolo che governano un mondo del 21esimo secolo". Merkel, Blair e Sarkozy hanno tutti e tre sottolineato la necessità che gli Stati Uniti, finora reticenti al progetto di una regolamentazione rafforzata, si uniscano pienamente a questi sforzi. "Nessun Paese oggi può agire solo (...), anche gli Stati Uniti, che sono così potenti", ha sottolineato il cancelliere tedesco. "Che le cose siano chiare: nel 21esimo secolo non c'è più una sola nazione che possa dire quello che occorre fare (...), che spieghi agli altri: pagate il debito che è nostro" ha da parte sua rilanciato Sarkozy, "Se gli Stati Uniti accompagneranno questo cambiamento e io lo spero di tutto cuore, perchè il nuovo Presidente porterà il suo dinamismo, la sua intelligenza e la sua apertura, cambieremo il mondo con gli Stati Uniti. Ma noi non accetteremo lo status quo e noi non accettiamo l'immobilismo".
Tremonti: "Al G8 proporremo un legal standard contro la crisi" commenti - |Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci 8 gennaio 2009 L'Italia proporrà alla prossima riunione del G8, di cui assume la presidenza di turno, un "legal standard". Lo ha annunciato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti da Parigi, al termine del forum "'Nuovo mondo, nuovo capitalismo" sulla crisi finanziaria. Tremonti ha spiegato che si tratta di "un sistema giuridico-legale, del tipo delle bozze Ocse adattate ai nostri tempi"; da non confondere, ha precisato il titolare di via XX Settembre, della regolamentazione di un solo settore, come quello finanziario, ma di "un insieme di regole soprattutto giuridiche cui tutti dovranno attenersi". Nel dettaglio Tremonti ha osservato che "nel mondo c'è non solo un mercato, ma tantissimi Stati. E molti di questi hanno un sistema legale solido, altri solo in apparenza. Noi proporremo - ha proseguito - che si facciano leggi il più convergenti possibile, vale a dire un sistema giuridico-legale che includa valori e regole che negli ultimi dieci anni sono stati oscurati". Ipotesi moratoria sui prodotti tossici della finanza. Il ministro ha inoltre proposto una moratoria internazionale sui titoli "tossici" delle banche. Per far fronte alla crisi, tra le varie misure, ci sarebbe un altro intervento che dovrebbe basarsi "sulla separazione tra attività sane e titoli tossici". Bisogna "difendere la parte operativa delle banche. C'è una parte che - ha spiegato - può essere separata, sospesa in una logica di moratoria. Salvare tutto è una missione divina ma salvare quanto può essere salvato è una missione umana, dei governi". Monitorare finanziamenti alle Pmi. Il governo intende monitorare la situazione dei finanziamenti alle piccole e medie imprese: il ministro dell'Economia ritiene infatti che, data la particolare congiuntura economica, occorra "evitare la restrizione del credito". Tremonti ha spiegato che per il momento le banche cooperative "proseguono i loro affidamenti alle imprese mentre altri li hanno ridotti. Sono selezioni che - ha aggiunto - non tengono conto della situazione dei conti delle imprese ma della struttura di bilancio delle banche". A Natale consumi ok. Pur senza diffondere dati ufficiali, il ministro ha infine detto che gli italiani non avrebbero rinunciato ai regali di Natale: "I consumi in dicembre hanno tenuto, anche senza detassare le tredicesime. Ora arrivano i sostegni alle imprese con il bonus fiscale di gennaio".
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